Hai lasciato il campo in punta di piedi nel 2020: era come volevi tu, ma non come noi volevamo. Serviva una forma di saluto per quello che sei stato per noi che ti abbiamo così profondamente amato, per i tuoi pazienti, per i tuoi allievi e per la forza con cui hai proiettato nel volontariato la tua missione di chirurgo ortopedico.
Ho giocato così una “finta di gambe”, sono tutti venuti al concerto della Banda Bignardi di Monzuno per sentire parlare di volontariato, come abbiamo fatto assieme per tanti anni: ieri, aula Manzoli gremita, oltre 550 persone e gente in piedi, e addirittura il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini invece che di volontariato, abbiamo parlato di un volontario innamorato del suo lavoro, l’ortopedia, il cui amore è nato proprio qui all’Istituto Rizzoli in tuo padre Giulio che te l’ha trasmesso.
Un volontario che ha amato l’ortopedia come strumento per combattere l’ingiustizia sociale attraverso impegno personale: lasci a tutti noi un’eredità impossibile da eguagliare.
Con rispetto, senza la presunzione di essere come te, come ha ricordato Francesco Traina, tuo “ultimo allievo”, sapremo camminare nella direzione che ci hai indicato. Faremo la nostra parte come professionisti e come volontari di OrtpediciOrg, che ha me personalmente ha regalato i momenti più belli ed intensi del nostro rapporto.
Appena laureato avrei voluto tantissimo lavorare con te: tu ti dovesti cercare un Maestro, io in fondo, l’avevo già in casa e lavorare con te nella tua Clinica mi sarebbe piaciuto: ma lasciare Pisa per Bologna è l’unica scelta che mi hai imposto: “Al Rizzoli tutto è iniziato da nonno Giulio, ed è li che devi tornare. Non ti preoccupare, sarà come tornare a casa”.
Ed è stato così.
Cesare Faldini
Concerto di beneficenza – domenica 5 febbraio 2023, Aula Manzoli, Istituto Ortopedico Rizzoli